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martedì 27 gennaio 2015

Come migliorare il nostro stato di salute? Migliorando l'equità sociale e con la corretta distribuzione delle risorse.

Oggi forse potrete restare stupiti nel conoscere che per quanto concerne la vostra salute esistono dei "determinanti" che incidono molto di più dal punto di vista percentuale che i fattori normalmente più noti e sempre citati. Andiamo per ordine:
L’ingiustizia sociale uccide su larga scala: lo afferma la commissione dell’Oms sui "determinanti sociali della salute". Esiste un legame diretto fra reddito e salute, chiamato gradiente sociale ed è un fenomeno presente a livello globale.
Inutile aggiungere che nei paesi in rapido sviluppo, ma senza un’equa distribuzione dei benefici, la crescita economica può anzi mostrare come avvenga un'esacerbazione delle disuguaglianze che si ripercuote anche sui numeri della salute dove avviene una vera e propria selezione in base al reddito. Ripetiamo però che il fenomeno è universale. Insomma è davvero una visione da un angolo inconsueto, specie per un blog che si occupa di argomenti medici, considerare che buona parte del lavoro di riduzione delle disuguaglianze è al di là delle possibilità del settore sanitario: la causa di molte malattie non è la mancanza di antibiotici, ma di acqua pulita, e le malattie cardiache non dipendono tanto dalla scarsità di unità coronariche, quanto dagli stili e dagli ambienti di vita.Fra le persone anziane la malnutrizione non dipende da carenza di cibo ma da scarsa assistenza e spesso e da scarse cure dentisticjhe per carenze economiche.
I determinanti della salute sono importanti fattori la cui presenza modifica in senso positivo o negativo lo stato di salute di una popolazione e delle singole persone. Interessante leggere i numeri poichè da questo emergono delle verità sconcertanti: fattori socio-economici e gli stili di vita contribuiscono per il 40-50%; lo stato e le condizioni dell'ambiente per il 20-30%; l’eredità genetica per un altro 20-30%, e i servizi sanitari per il 10-15%.



L'OMS preso atto di tutto questo stato di cose ha invitato tutti a:

  • migliorare le condizioni della vita quotidiana. In particolare, la commissione richiama gli Stati ad agire e collaborare per l’infanzia, i rifornimenti di acqua pulita e la copertura universale dei sistemi sanitari
  • contrastare, a livello globale, nazionale e locale, la distribuzione ingiusta del potere, del denaro e delle risorse, che sono i determinanti strutturali delle condizioni di vita. Ai Paesi più ricchi la commissione chiede di onorare l’impegno di dedicare lo 0,7% del prodotto nazionale lordo agli aiuti. 
  • A livello globale, raccomanda l’adozione dell’equità sanitaria come obiettivo centrale dello sviluppo, e dei determinanti sociali della salute come indice del progresso
Insomma per fare un mondo più sano bisogna agire per creare e lasciare ai posteri un mondo più giusto.
Ognuno di noi non può girare la testa dall'altra parte e sentirsi fortunato o escluso da certe dinamiche sociali così come collettività e Paese non si deve più mettere la testa sotto la sabbia ma bisogna pensare a portare la Barca fuori da queste acque melmose per tornare finalmente a navigare su mari puliti sotto cieli azzurri.


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