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mercoledì 31 luglio 2013

Alvo diarroico. Come comportarsi?

Cominciamo con il dire che non si tratta di un argomento semplice e che in parte la percezione dell'alvo diarroico è soggettiva.
Forse la definizione che più si avvicina può essere quella di una eccessiva liquidità delle feci, che può essere accompagnata da un cambiamento nella frequenza o nel volume della defecazione il che ovviamente cambia da soggetto a soggetto (pur restando in un range di normalità)
Normalmente si definisce in fase acuta se la durata dell'alvo diarroico o della diarrea è inferiore alle due settimane e cronica se ha durata superiore alle quattro settimane.
L'alvo diarroico spesso si associa ad altri sintomi come ad esempio il dolore.
Può avere diverse cause e non sempre è facile giungere a trovare il bandolo della matassa.
Importante valutare cambi dell'alimentazione, viaggi in posti a rischio, terapie, uso di lassativi.
Attenzione particolare agli agenti infettivi ed attenzione nei soggetti anziani ai fecalomi.

La diarrea cronica può avere moltissime cause; può essere dovuta alla presenza di sindrome del colon irritabile ma può essere dovuta anche al morbo celiaco o alla presenza di malattie infiammatorie intestinali (malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa). A queste possiamo aggiungere radiazioni, insufficienza pancreatica, deficit di lattasi, sindrome dell'intestino corto, malattia di Whipple, sindrome da carcinoide, sindrome di Zollinger-Ellison, tumori ed in ultimo ma non ultimo per importanza l'abuso di lassativi.

Per quanto riguarda la terapia dell'alvo diarroico, premesso che è sempre fondamentale prendere la cornetta e sentire il parere del proprio medico curante e dello specialista di fiducia, possiamo comunque suggerire alcuni presidi di prima necessità come impedire alterazioni dell'equilibrio idro-elettrolitico con il giusto apporto di acqua e sali.  Come primo soccorso si dovrebbe dunque sempre ricorrere dapprima alla somministrazione di antidiarroici poi alla giusta reintegrazione dei liquidi di  sali e senz'altro di zuccheri.
Un buon suggerimento è quello di ricorrere ai brodi (animali o vegetali) ed alle tisane.
Non dimenticate di avvisare il vostro Medico e se è il caso sentito il parere dello Specialista di fiducia potrete ricorrere al ricovero per accertamenti e terapie più specifiche.
Non dimenticate che i soggetti più deboli sono i più sensibili alle variazioni provocate da un alvo diarroico.


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Dottore, posso calcolare il colesterolo LDL (in modo diciamo virtuale)?

Molti conoscono i danni causati dall'ipercolesterolemia. pochi però approfondiscono e valutano se il loro colesterolo detto cattivo è davvero alto.
il modo per conoscere il valore del colesterolo LDL è davvero facile; se avete appena fatto le vostre analisi di routine basta prendere la calcolatrice e...:

Per calcolare il colesterolo LDL e valutare il proprio rischio si può ricorrere alla formula qui di seguito descritta:(formula detta di Friedewald)


LDL= col tot - (HDL + trigliceridi/5)

La formula non è applicabile o meglio non è attendibile  se i trigliceridi sono maggiori di 400 mg/dL
LDL è normalmente definito colesterolo cattivo ma per conoscere meglio il tipo di colesterolo cattivo oggi sono disponibili dosaggi ancora più specifici: ApoA ed Apo B.
Per saperne di più se avete un colesterolo LDL alto, consultate il vostro medico di fiducia.