Blog di Medicina e Chirurgia per condividere informazioni e ragionamenti e giungere ad una sempre migliore qualità di vita.
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venerdì 26 settembre 2014

Come l'Ipertermia clinica può essere di aiuto nel malato oncologico?

In questo post non si vuole lanciare nessun messaggio rivoluzionario. In Italia e nel mondo ci sono oggi moltissime persone che soffrono e tanti familiari disperati che sono alla ricerca di un possibile aiuto e sostegno. Non ci soffermeremo sull'importanza di altri discorsi come ad esempio la Nutrizione. Il tentativo del post è semplicemente quello di focalizzare l'attenzione su un trattamento,  l’Ipertermia,che di per sé non è una terapia antitumorale vera e propria, ma può essere un efficace coadiuvante, una ulteriore "gamba", che in associazione può potenziare in parte le terapie già in atto (ci sono dati che affermano che in associazione a chemioterapia e radioterapia l'efficacia di queste ultime aumenta) e comunque è utile per "stabilizzare il piano",, migliorare lo stato clinico del malato e la sua qualità di vita, nella maggior parte dei casi. E' chiaro che ogni soggetto ha una storia clinica ed un percorso a se; ogni "Persona" va valutata e vanno discusse una serie di indicazioni e controindicazioni con il Medico, (oggi all'Università di Tor Vergata esiste un corso di perfezionamento con la finalità di  istruire e formare Medici e operatori sanitari altamente qualificati per l'acquisizione delle competenze terapeutiche in campo oncologico mediante l'Ipertermia, intesa come terapia "aggiuntiva" secondo le normative vigenti che la inquadrano nel Codice di Procedura Terapeutica Nazionale con il n. 99.85.).
Ma veniamo ai motivi che vogliamo mettere in evidenza, specificatamente in questo post, per accendere l'interesse su come l'Ipertermia può essere di aiuto:

  1. 1) Dalla tradizione sappiamo che un biochimico, Rossi-Fanelli, coltivando cellule tumorali in vitro, dimostrò, già tempo fa, che vi era una sensibilità particolare delle cellule neoplastiche al calore, in pratica vi era una mortalità progressivamente crescente delle cellule coltivate quando la temperatura della coltura malata passava da 37° a 43°C. Questi esperimenti  hanno indicato nei 43°C di temperatura la soglia ideale per l’inibizione della crescita tumorale, riuscendo a conservare la crescita delle cellule normali. A 43°C circa di temperatura infatti si ottiene la morte delle cellule maligne e la sopravvivenza delle cellule sane o di gran parte delle cellule sane. Al di sopra dei 43°C non vi è più un margine di differenziazione e le cellule tendono tutte, indistintamente, a morire. Per questo le apparecchiature sono calibrate per rispondere a questi requisiti.
  2. 2) Sembra chiaramente evidenziato che l'Ipertermia oltre a indurre la necrosi ha anche un effetto "apoptotico" sulla cellula tumorale mediante l’attivazione di enzimi come le caspasi, che frammentano il DNA e inducono appunto l'apoptosi.(vedi per approfondire "il concetto di apoptosi")
  3. 3)  L’ Ipertermia ha poi la capacità di stimolare la risposta immunitaria, cioè le difese dell’organismo nei confronti della malattia.
  4. 4)E' noto che diverse sostanza chemioterapiche, hanno attività anche 10-20 volte superiore a 43°C, rispetto all’attività a 37°C.
  5. 5) Per  la radioterapia infine si può affermare che ci sono prove e si è potuto evidenziare un meccanismo di "facilitazione" reciproca tra Ipertermia e terapia Radiante. 
  6. 6) Ultimo ma non meno importante: l’Ipertermia, sembra chiaramente dimostrato, che induca un fenomeno facilmente classificabile e documentabile: l’esocitosi lisosomiale macrofagica. In sostanza questo è un meccanismo immunitario già noto che normalmente permette l’attivazione a livello dei macrofagi di sacche lisosomiali ripiene di enzimi; tali sacche quandoovengono espulse dalla cellula e immesse nell’ambiente extracellulare determinano la lisi, ovvero partecipano alla digestione di corpi che vengono ritenuti e riconosciuti come estranei. Lo stesso identico fenomeno sembra che venga attivato dal trattamento con l’Ipertermia.
Ecco perchè secondo noi, senza voler illudere nessuno, ci sono comunque tanti motivi per considerare l'Ipertemia un valido aiuto, una buona terapia di sostegno ed un aggiunta interessante alle altre terapie.  


martedì 16 settembre 2014

Ma quanti vantaggi per la salute nell'andare in bicicletta?

In questi giorni c'è grande fermento relativamente alla "bici", al suo nuovo appeal e successo, alla sua straordinaria capacità nell'attirare interesse, voglia di vivere, gioia e nella sua capacità di essere un mezzo certamente sostenibile che può aiutare in momenti di crisi e può giovare ad un economia delle due ruote anche in termini di posti di lavoro, ma andiamo a vedere dal punto di vista della salute csa davvero ci può aiutare a fare la bicicletta per la prevenzione e per il nostro benessere quotidiano. Sintetizzando potremmo dire che
la bicicletta potenzia i muscoli, aiuta il cuore e i polmoni e tiene lontano gli acciacchi dell'età ma non c'è solo questo e ci viene confermato dai media in questi giorni: "dà una mano al buonumore"
Più nello specifico, i muscoli che vengono beneficiati sono tanti e non solo quelli delle gambe, e vengono anche ben definiti dal punto di vista estetico, inoltre le cartilagini sono aiutate dal movimento.
Passiamo poi alla prevenzione di malattie cardio-cerebrovascolari, alla prevenzione di diabete e obesità: qui la bicicletta richiede un tipo di lavoro aerobico regolare e normalmente d'intensità non troppo elevata: ecco che allora cuore, vasi, cervello, sangue (colesterolo, glicemia,), adipe, psiche tutto entra nel discorso e tutto migliora!
ed allora è giunto il momento di chiamare i vostri amici  e tornare in sella!!!
Diamoci una scossa!!!


giovedì 11 settembre 2014

Ricordiamoci sempre di aiutare la ricerca scientifica ed il progresso medico

Ricordiamoci, sempre, di aiutare la ricerca scientifica ed il progresso medico serio e non facciamo mai mancare il nostro sostegno a tutte quelle iniziative che tendono a favorire una ricerca sana, ben condotta, che sia rispettosa della verità e del denaro dei contribuenti e pretendiamo che venga sempre aiutata la buona ricerca e che tanti bravi ricercatori Italiani possano dare e regalare la loro Intelligenza per favorire il benessere e lo sviluppo del Paese

Arriva la Festa dei nonni..............state pronti




oooooooooooooooOOOooooooooooooooo          

L'Ictus......Cos'è l'Ictus? Quanto ne sappiamo?

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Se siete interessati a conoscere e volete saperne di più su questa patologia che spesso viene nominata ma in effetti è poco conosciuta nei suoi veri aspetti, allora potrebbe esservi utile leggere al link queso post pubblicato da Blogeriatria: