Blog di Medicina e Chirurgia per condividere informazioni e ragionamenti e giungere ad una sempre migliore qualità di vita.
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giovedì 25 aprile 2013

Verso una medicina più personalizzata?

Siamo ancora, lontani forse di generazioni, dal poter applicare le conoscenze sul genoma e poter così fornire una cura calibrata sul singolo individuo nella sua unicità biologica e psichica, ma forse oggi si sta prendendo consapevolezza che ci sono delle differenze che è già possibile mettere il luce con la semplice osservazione dei dati a disposizione, e per questo proprio da queste differenze sulla manifestazione ed evoluzione di certe malattie è stato posto il seme dalla quale spuntano alcuni germogli interessanti che Dottore virtuale vuole portare alla vostra attenzione per favorire una riflessione insieme.


martedì 9 aprile 2013

L'infarto, la troponina e il tempo...


Oggi per infarto miocardico si intende una sindrome coronarica “acuta”, dovuta all'ostruzione di un'arteria delle coronarie, appunto.
Le coronarie sono i vasi sanguigni che riforniscono di sangue il cuore stesso
Attualmente si differenzia la sindrome coronarica acuta a seconda della presentazione all'elettorcardiogramma se in questo si registra un sopralivellamento del tratto ST  o se si è di fronte ad una situazione senza sopralivellamento del tratto ST.
Ma non è il caso di soffermarci su argomenti specifici.
La diagnosi richiede necessariamente una valutazione laboratoristica dell'IMA che viene definita dall'aumento di alcune sostanze nel sangue chiamate comunemente enzimi, di cui sicuramente il più sentito comunemente è la troponina I.

L'infarto del miocardio viene associato comunemente alla formazione nel tempo della placca ateroscerotica, ma esistono anche altre situazioni dove la placca non è evidente o non è la causa scatenante del problema.
In un altro post Dottore Virtuale proverà a darvi qualche ulteriore ragguaglio su cos'è e come si forma la placca aterosclerotica.
E' importante sapere invece che i fattori di rischio comunemente noti per l'infarto del miocardio sono l''età, la familiarità, il sesso maschile (almeno fino ai 60 anni poi le cose cambiano anche per le donne), il colesterolo alto ed in particolare le LDL, così come una diminuzione eccessiva delle HDL; anche l'ipertensione arteriosa non controllata correttamente nel tempo, il diabete mellito (che anzi sembra avere un peso maggiore degli altri fattori appena citati), il fumo di sigaretta e ultimo ma non ultimo per importanza lo stress cattivo sembrano aumentare il richio.
Poi uno stile di vita sedentario, alcune professioni come ad esempio quella degli autisti di autotreni, l'obesità e la sindrome delle apnee notturne, nonché l'aumento di omocisteina nel sangue sembrano avere un ruolo nell'aumentare il rischio di infarto.
Forse a questo punto è il caso di ricordare che è bene, non solo dopo una certa età, controllare anche la funzionalità tiroidea.
L'infarto del miocardio, spesso specie nei pazienti anziani e/o diabetici, si presenta in maniera non molto tipica ma quando il dolore è diciamo classico, di solito si presenta localizzato dietro lo sterno, al centro del petto con una sensazione di oppressione.
A volte il dolore si irradia alla spalla o si presenta più in basso come un dolore al centro dello stomaco.
Altre volte addirittura si parla di dolore ai polsi o alla mandibola.

Comunque quando c'è il dubbio che si abbia un dolore di origine cardiaca è sempre bene avvisare immediatamente il proprio medico di Medicina Generale o lo Specialista di Fiducia che dopo le opportune considerazioni consiglierà se necessario un pronto intervento con dosaggio degli enzimi cardiaci, elettrocardiogramma e tutte le altre procedure che oggi fanno parte dell'approccio diagnostico e terapeutico migliore per il trattamento dell'infarto.
Ricordate che il tempo è un'importante alleato.
E' bene non essere attendisti e telefonare sempre e comunque in ogni caso rendere partecipi della situazione persone e personale qualificato che potrà consigliarvi adeguatamente.

Meglio una telefonata al 118 ed una troponina negativa che ......



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