Blog di Medicina e Chirurgia per condividere informazioni e ragionamenti e giungere ad una sempre migliore qualità di vita.
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sabato 28 luglio 2012

L'incontro con la troponina;


Quando il malato incontra questa sconosciuta è nel momento in cui riferisce un dolore toracico ed il Medico ritiene opportuno approfondire se ci sono danni al muscolo cardiaco che possono arrivare fino all'infarto (entità tanto temuta nell'immaginario collettivo comune ma oggi davvero ben curata).
In realtà la Troponina è un marcatore di danno miocardico molto specifico ed anche molto sensibile e piccole variazioni non debbono spaventare il paziente poichè possono rappresentare anche una variazione associata ad altre problematiche.
Quando il Medico, sentita la storia del paziente, richiede un elettrocardiogramma ed inoltre la Troponina significa che vuole valutare meglio la situazione ed eventualmente approfondire l'entità del danno o indirizzare ad un centro Specialistico secondo le necessità e nell'interesse del paziente.
Spesso capita che una persona a cui è richiesto questo esame si preoccupi eccessivamente (ad esempio inizia  a cercare frettolosamente con lo smartphone magari in sala d'attesa del pronto soccorso) poichè associa automaticamente la troponina all'infarto ma questo esame seppure importantissimo va sempre inserito in un contesto clinico, pertanto è importante restare calmi e sentire le indicazioni dello Specialista.


Ricordatevi sempre di sentire il parere del vostro Medico di fiducia e dello Specialista.

domenica 1 luglio 2012

Ipertermia capacitiva

L' ipertermia clinica oncologica è una tecnica di trattamento usata nel processo di cura dei tumori e consiste sostanzialmente nel riscaldare in profondità uno o più organi malati in una sede abbastanza ampia di spazio di trattamento.
Il modo di procedere consiste nell'usare una macchina ed applicando sul corpo due piastre, in grado di emettere onde radio di adeguata potenza a frequenza, che sono state studiate e brevettate per una penetrazione efficace nel corpo umano (circa 13,5 MHz). Le onde radio producendo un riscaldamento dei tessuti attraversati dalla radiofrequenza agiscono sulle cellule.
Le cellule tumorali, meno attrezzate a causa delle loro aberrazioni a smaltire il calore in eccesso, raggiungono durante il trattamento temperature tra i 42 °C ed i 43 °C. Questo le porta all'apoptosi.
L' ipertermia permette anche di migliorare l’afflusso e l'efficacia dei chemioterapici, nell’organo bersaglio e potenziano l’attivazione locale del sistema immunitario.
La tossicità della terapia ipertermica è praticamente pari a zero.
Il calore viene erogato in profondità tramite "due padelle" chiamate antenne collegate alla macchina, che possiede inoltre un sistema di raffreddamento automatizzato e che vengono posizionate sul corpo del paziente in corrispondenza dell’organo sede della malattia tumorale.
Attualmente la terapia è studiata in Germania ed in altri paesi e ci sono evidenze che comunque meritano ulteriori approfondimenti che l'associazione di Ipertermia e Chemioterapia e di Ipertermia e radioterapia possano dare un effetto additivo. Sicuramente vista la tossicità praticamente nulla, l'Ipertermia merita ulteriori "Studi" di approfondimento anche come "immunoterapia" che genera sostanze (proteine HSPS) indotte dal calore. In Italia esiste un corso di perfezionamento in Ipertermia clinica; il corso universitario attivato presso l'Università di Tor Vergata si propone di preparare i Medici ed i Laureati in Scienze Mediche alla conoscenza dell'attualità, delle indicazioni e dei risultati dei trattamenti di ipertermia specie nel campo oncologico ove, si affianca alle terapie tradizionali, cosi in campo reumatologico potenziandole.