Blog di Medicina e Chirurgia per condividere informazioni e ragionamenti e giungere ad una sempre migliore qualità di vita.
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venerdì 14 gennaio 2011

Cos'è la coronarografia?.

Quando c'è il sospetto legittimo che il paziente abbia un infarto bisogna eseguire esami diagnostici precisi che consentono di determinarne la gravità e di scegliere il miglior trattamento.
La coronarografia è un esame che necessita di un percorso integrato e del parere di Specialisti qualificati.


Dalla voce dello Specialista.

martedì 11 gennaio 2011

Troponina

La troponina è un esame di laboratorio che si esegue non da solo ma è il più sensibile e specifico quando c'è il forte sospetto di infarto, di sofferenza cardiaca di tipo ischemico.
Si prescrive a coloro che hanno un dolore toracico o un attacco cardiaco o comunque un danno del miocardio. Esistono  due isoforme di troponina che possono essere ugualmente testate. Troponina I e T hanno cominciato a sostituire CK e CK-MB perchè più specifiche per il danno cardiaco, ma molti medici continuano a preferire un numero più elevato di informazioni testando diversi marcatori.
La troponina viene prescritta generalmente quando il paziente afferisce per la prima volta in una terapia intensiva e viene ripetuto ad intervalli regolari per valutare l'andamento (ogni 6 ore circa) . La troponina viene usata per diagnosticare un attacco cardiaco, per rilevare e valutare un danno del muscolo cardiaco, differenziare un dolore toracico. 

La troponina viene generalmente prescritta, assieme al CK, CK-MB o mioglobina, quando il paziente riferisce dolore toracico prolungato o altri sintomi che si possano riferire a danno cardiaco.
In pazienti con angina stabile ->episodi ben prevedibili di dolore toracico in relazione ad inadeguata irrorazione del muscolo cardiaco che vengono risolti dal riposo o con la terapia adeguata, la troponina può essere prescritta nel caso in cui la sintomatologia progredisca, insorga a riposo o a breve distanza di tempo dalla somministrazione della terapia ovvero quando l'angina tende a divenire instabile, mettendo il paziente in una classe di rischio più elevata di attacco cardiaco.
 I valori di riferimento dipendono da diverse variabili come l’età, il sesso, l’etnia, il metodo analitico
Quando il paziente ha livelli significativamente elevati di troponina ed altri segni clinici, quali ad esempio un ECG alterato , è presumibile che il paziente stia progredendo verso un attacco cardiaco. Se CK, CK-MB, e mioglobina sono normali ma la troponina è aumentata, è probabile che il danno possa essere di lieve entità o che tale evento sia avvenuto più di 24 ore prima.
La troponina resta alta per circa 1-2- settimane dopo un attacco cardiaco.

Livelli di troponina elevati non sono sufficienti a diagnosticare un attacco cardiaco da solo ma sono un ottimo indizio di complessità di una situazione clinica. Il dolore e l'ECG sono altrettanto importanti. La troponina si può elevare anche in alcune condizioni morbose  come miocarditi, insufficienza cardiaca congestizia, infezione severa, insufficienza renale, ictus, dermatomiosite o polimiositi. 

domenica 9 gennaio 2011

L'Infarto

Dolore toracico precordiale di durata maggiore di 20 minuti associato a dispnea, cardiopalmo, sudorazione algida, nausea. L'infarto può manifestarsi senza sintomi tipici o senza dolore come nei diabetici e nelle persone anziane. In questi pazienti la diagnosi differenziale si pone con la sincope, edema polmonare, il dolore epigastrico, l'ictus e perfino con il diabete in fase di scompenso metabolico. Difficile escludere l'infarto in soggetti con problematiche respiratorie solo con i sintomi.
L'infarto è una patologia importante da non sottovalutare e da considerare con attenzione eseguendo gli opportuni accertamenti in ambiente idoneo e ben attrezzato.


giovedì 6 gennaio 2011

Indice caviglia braccio e valutazione del rischio cardio-cerebro-vascolare


La misurazione dell’indice caviglia-braccio o ankle-brachial index rappresenta un metodo semplice non ancora molto noto ma ritenuto sensibile per valutare la presenza di un’arteriopatia ostruttiva periferica. Studi recenti hanno stabilito che un basso ABI è associato, nella popolazione generale, con un aumento del rischio di ictus cerebrale, di infarto del miocardio e della mortalità indipendentemente dagli altri fattori di rischio cardiovascolari

domenica 2 gennaio 2011

Alvo stitico; come difendersi dopo le feste

La stipsi è una defecazione poco frequente (<3 volte la settimana), o difficoltosa e con disagio;
molte sono le cause fra le quali sicuramente una variazione significativa nell'introito alimentare, una dieta povera di fibre, disidratazione, inadeguato apporto di liquidi, immobilizzazione o scarso esercizio fisico, sindrome del colon irritabile, anzianità, assenza di privacy!, ragadi anali, malattie specifiche del colon, alterazioni endocrine, uso errato di farmaci specifici, malattie neurologiche e ultimo ma non ultimo disturbi psicologici.
Fatto salvo che se il problema persiste bisogna consultare lo specialista ed eseguire indagini ed approfondimenti specifici, la raccomandazione nelle altre situazioni è quella di fare un blando esercizio fisico e normalizzare l'introito idrico, Può essere utile usare alimenti ricchi di fibre (crusca, fagioli, piselli, lenticchie, ceci, fave noci, pane integrale...etc) o usare lassativi a base di senna o lattulosio.
Gli emollienti fecali a base di olio sono utili per trattare condizioni dolore (leggasi ragadi) .
 I sali di magnesio possono pure essere un'utile alternativa .
I vecchi medici consigliavano anche le prugne secche , le mele ( che contengono tra l'altro il sorbitolo, lassativo osmotico ) i fichi, i datteri, l'olio di oliva ( 20 cc al dì) e raccomandavano soprattutto, una vita igienica in cui fosse praticata regolarmente un' attività fisica continuativa e di abituarsi a svuotare l'alvo ad ore fisse per permettere il fisiologico riflesso gastro-colico.