Esiste una relazione tra l'assunzione di sodio nei pazienti scompensati (HF) e la gravità della sindrome delle apnee notturne che ad essa sembrano correlarsi tanto da determinare un ulteriore peggioramento del quadro clinico. La notizia, vale la pena di ricordarlo, dovrebbe farci riflettere sull'importanza di una visita medica specialistica appropriata.
J. Am. Coll. Cardiol 2011.
Blog di Medicina e Chirurgia per condividere informazioni e ragionamenti e giungere ad una sempre migliore qualità di vita.
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venerdì 25 novembre 2011
domenica 7 agosto 2011
Adesso un alternativa al Warfarin per la fibrillazione atriale?
Sembra che stia per arrivare un alternativa reale alla attuale terapia con anticoagulanti orali (ora in uso) che potrebbe risultare molto utile specie in alcune categorie di pazienti. Speriamo che le aspettative non vengano deluse e che si possa far fare un salto di quantità e soprattutto di qualità specie in quei pazienti in trattamento per fibrillazione atriale cronica magari anziani senza supporto sociale per poter gestire correttamente la terapia (cosa adesso poco probabile quando non c'è il supporto familiare adeguato ).
Per essere certi di poter assumere il nuovo farmaco è consigliabile sentire lo specialista ed il proprio medico di fiducia che restano sempre e comunque le persone deputate a fornire tutte le opportune informazioni del caso.
Per essere certi di poter assumere il nuovo farmaco è consigliabile sentire lo specialista ed il proprio medico di fiducia che restano sempre e comunque le persone deputate a fornire tutte le opportune informazioni del caso.
lunedì 18 luglio 2011
Le palpitazioni
Le palpitazioni vengono spesso riferite in maniera atipica, poichè non sempre si riesce a dare una spiegazione precisa al medico della sensazione tipo batticuore, o a battito d'ali che la persona accusa. In ogni caso quando si ha una sensazione sgradevole di anormalità del battito associata a sintomi come astenia o vertigini o sensazione di panico è corretto recarsi dal medico per eseguire un elettrocardiogramma e farsi visitare per rilevare alterazioni della regolarità del polso. Il Medico provvederà successivamente, se lo ritiene opportuno, a richiedere altri opportuni accertamenti che prevedono tra l'altro gli esami del sangue generali, (non è raro che un aritmia non sia collegata ad anemia, squilibri elettrolitici, alterazioni degli ormoni tiroidei, assunzione scorretta di farmaci), l'Holter ECG ed eventualmente un ecocolordoppler cardiaco.
Se il paziente è gia cardiopatico ischemico sarà prestata particolare cautela.Ogni paziente ha una storia a se, ma quello che è certo è che quando si sente il polso irregolare o una senso sgradevole di percepire alterato il ritmo del proprio cuore è bene ricorrere dal medico e programmare una serie più o meno lunga di interventi.
infine l'ansia che seppure è ultima nelle priorità mentali del medico nel corso degli accertamenti ,resta pur sempre una causa frequente di palpitazioni.
Se il paziente è gia cardiopatico ischemico sarà prestata particolare cautela.Ogni paziente ha una storia a se, ma quello che è certo è che quando si sente il polso irregolare o una senso sgradevole di percepire alterato il ritmo del proprio cuore è bene ricorrere dal medico e programmare una serie più o meno lunga di interventi.
infine l'ansia che seppure è ultima nelle priorità mentali del medico nel corso degli accertamenti ,resta pur sempre una causa frequente di palpitazioni.
domenica 5 giugno 2011
Una visione moderna ed integrata. L'Hospice.
Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di queste nuove entità di assistenza che vengono aperte sui territori per offrire un servizio in linea con un paese Europeo, civile ed avanzato. Vediamo di capire allora cos'è un HOSPICE.
l’Hospice è una residenza socio-sanitaria per pazienti terminali che ospita persone non assistibili presso il proprio domicilio, in fase avanzata/terminale di una malattia ad andamento irreversibile, non più suscettibile di trattamenti finalizzati alla guarigione o al contenimento della progressione della malattia anche non oncologica. L'obiettivo principale è accompagnare il malato in questa fase della vita, nel pieno rispetto della dignità del paziente terminale, mediante il migliore controllo del dolore e dei sintomi fisici e psichici per la qualità della vita residua. Hospice è dunque una struttura residenziale con le caratteristiche di una Casa. l’Hospice ha una limitata tecnologia a disposizione, ma offre elevata intensità assistenziale. In Hospice c'è un intenso lavoro di équipe che vede coinvolti medici, infermieri, operatori socio-sanitari, assistenti sociali, psicologi, fisioterapisti, assistenti spirituali e volontari.
L’Hospice rappresenta uno dei livelli di assistenza garantito per le cure palliative dei malati e delle famiglie nella fase terminale della vita.
l’Hospice è una residenza socio-sanitaria per pazienti terminali che ospita persone non assistibili presso il proprio domicilio, in fase avanzata/terminale di una malattia ad andamento irreversibile, non più suscettibile di trattamenti finalizzati alla guarigione o al contenimento della progressione della malattia anche non oncologica. L'obiettivo principale è accompagnare il malato in questa fase della vita, nel pieno rispetto della dignità del paziente terminale, mediante il migliore controllo del dolore e dei sintomi fisici e psichici per la qualità della vita residua. Hospice è dunque una struttura residenziale con le caratteristiche di una Casa. l’Hospice ha una limitata tecnologia a disposizione, ma offre elevata intensità assistenziale. In Hospice c'è un intenso lavoro di équipe che vede coinvolti medici, infermieri, operatori socio-sanitari, assistenti sociali, psicologi, fisioterapisti, assistenti spirituali e volontari.
L’Hospice rappresenta uno dei livelli di assistenza garantito per le cure palliative dei malati e delle famiglie nella fase terminale della vita.
venerdì 15 aprile 2011
Lotta contro i tumori. Prevenzione
Sempre di interesse ogni iniziativa volta ad informare sulle strategie per la lotta contro i tumori. Molto ben fatto questo sito della LILT (lega italiana per la lotta ai tumori )dove si possono trovare opuscoli informativi da scaricare in PDF e leggere per accrescere la consapevolezza sulle problematiche inerenti la prevenzione.
venerdì 4 marzo 2011
Diabete ed Emoglobina Glicata
L'associazione Diabete americana da qualche mese ha riconosciuto attendibile come indagine di primo livello la misurazione dell'emoglobina glicata effettuato in due misurazioni e lo ritiene parimenti attendibile alla curva da carico orale con glucosio che pure sarebbe consigliabile effetuarsi in due occasioni.
Il Valore per il quale è importante consultare il proprio medico e sentire il parere dello specialista è pari a 6.5% . L'esame va ripetuto ed inoltre con i valori della glicemia a digiuno associati correttamente la diagnosi può diventare certa e precisa.
Il Valore per il quale è importante consultare il proprio medico e sentire il parere dello specialista è pari a 6.5% . L'esame va ripetuto ed inoltre con i valori della glicemia a digiuno associati correttamente la diagnosi può diventare certa e precisa.
lunedì 21 febbraio 2011
Curare le malattie cardiovascolari curando i denti
Da molti anni si parla di un giusto approccio alle paradontiti per ridurre il rischio cardiovascolare leggi l'articolo!
Uno sguardo al domani:Pacemaker e Risonanza Magnetica
Attualmente la Risonanza Magnetica è controindicata nei pazienti portatori di Paceamaker. In America è stato approvato con qualche restrizione invece il Primo Pacemaker che consente in alcune circostanze l'esecuzione della risonanza magnetica.
sabato 19 febbraio 2011
sabato 29 gennaio 2011
Gli antinfiammatori aumentano il rischio cardiovascolare
Sembra che l'uso cronico di antinfiammatori aumenti il rischio cardiovascolare (leggi link)
Assumere farmaci solo quando strettamente necessario con buonsenso e sentire il parere del proprio Medico di fiducia.
Assumere farmaci solo quando strettamente necessario con buonsenso e sentire il parere del proprio Medico di fiducia.
venerdì 14 gennaio 2011
Cos'è la coronarografia?.
Quando c'è il sospetto legittimo che il paziente abbia un infarto bisogna eseguire esami diagnostici precisi che consentono di determinarne la gravità e di scegliere il miglior trattamento.
La coronarografia è un esame che necessita di un percorso integrato e del parere di Specialisti qualificati.
La coronarografia è un esame che necessita di un percorso integrato e del parere di Specialisti qualificati.
Dalla voce dello Specialista.
martedì 11 gennaio 2011
Troponina
La troponina è un esame di laboratorio che si esegue non da solo ma è il più sensibile e specifico quando c'è il forte sospetto di infarto, di sofferenza cardiaca di tipo ischemico.
Si prescrive a coloro che hanno un dolore toracico o un attacco cardiaco o comunque un danno del miocardio. Esistono due isoforme di troponina che possono essere ugualmente testate. Troponina I e T hanno cominciato a sostituire CK e CK-MB perchè più specifiche per il danno cardiaco, ma molti medici continuano a preferire un numero più elevato di informazioni testando diversi marcatori.
La troponina viene prescritta generalmente quando il paziente afferisce per la prima volta in una terapia intensiva e viene ripetuto ad intervalli regolari per valutare l'andamento (ogni 6 ore circa) . La troponina viene usata per diagnosticare un attacco cardiaco, per rilevare e valutare un danno del muscolo cardiaco, differenziare un dolore toracico.
La troponina viene generalmente prescritta, assieme al CK, CK-MB o mioglobina, quando il paziente riferisce dolore toracico prolungato o altri sintomi che si possano riferire a danno cardiaco.
In pazienti con angina stabile ->episodi ben prevedibili di dolore toracico in relazione ad inadeguata irrorazione del muscolo cardiaco che vengono risolti dal riposo o con la terapia adeguata, la troponina può essere prescritta nel caso in cui la sintomatologia progredisca, insorga a riposo o a breve distanza di tempo dalla somministrazione della terapia ovvero quando l'angina tende a divenire instabile, mettendo il paziente in una classe di rischio più elevata di attacco cardiaco.
I valori di riferimento dipendono da diverse variabili come l’età, il sesso, l’etnia, il metodo analitico
Quando il paziente ha livelli significativamente elevati di troponina ed altri segni clinici, quali ad esempio un ECG alterato , è presumibile che il paziente stia progredendo verso un attacco cardiaco. Se CK, CK-MB, e mioglobina sono normali ma la troponina è aumentata, è probabile che il danno possa essere di lieve entità o che tale evento sia avvenuto più di 24 ore prima.
La troponina resta alta per circa 1-2- settimane dopo un attacco cardiaco.
Livelli di troponina elevati non sono sufficienti a diagnosticare un attacco cardiaco da solo ma sono un ottimo indizio di complessità di una situazione clinica. Il dolore e l'ECG sono altrettanto importanti. La troponina si può elevare anche in alcune condizioni morbose come miocarditi, insufficienza cardiaca congestizia, infezione severa, insufficienza renale, ictus, dermatomiosite o polimiositi.
Si prescrive a coloro che hanno un dolore toracico o un attacco cardiaco o comunque un danno del miocardio. Esistono due isoforme di troponina che possono essere ugualmente testate. Troponina I e T hanno cominciato a sostituire CK e CK-MB perchè più specifiche per il danno cardiaco, ma molti medici continuano a preferire un numero più elevato di informazioni testando diversi marcatori.
La troponina viene prescritta generalmente quando il paziente afferisce per la prima volta in una terapia intensiva e viene ripetuto ad intervalli regolari per valutare l'andamento (ogni 6 ore circa) . La troponina viene usata per diagnosticare un attacco cardiaco, per rilevare e valutare un danno del muscolo cardiaco, differenziare un dolore toracico.
La troponina viene generalmente prescritta, assieme al CK, CK-MB o mioglobina, quando il paziente riferisce dolore toracico prolungato o altri sintomi che si possano riferire a danno cardiaco.
In pazienti con angina stabile ->episodi ben prevedibili di dolore toracico in relazione ad inadeguata irrorazione del muscolo cardiaco che vengono risolti dal riposo o con la terapia adeguata, la troponina può essere prescritta nel caso in cui la sintomatologia progredisca, insorga a riposo o a breve distanza di tempo dalla somministrazione della terapia ovvero quando l'angina tende a divenire instabile, mettendo il paziente in una classe di rischio più elevata di attacco cardiaco.
I valori di riferimento dipendono da diverse variabili come l’età, il sesso, l’etnia, il metodo analitico
Quando il paziente ha livelli significativamente elevati di troponina ed altri segni clinici, quali ad esempio un ECG alterato , è presumibile che il paziente stia progredendo verso un attacco cardiaco. Se CK, CK-MB, e mioglobina sono normali ma la troponina è aumentata, è probabile che il danno possa essere di lieve entità o che tale evento sia avvenuto più di 24 ore prima.
La troponina resta alta per circa 1-2- settimane dopo un attacco cardiaco.
Livelli di troponina elevati non sono sufficienti a diagnosticare un attacco cardiaco da solo ma sono un ottimo indizio di complessità di una situazione clinica. Il dolore e l'ECG sono altrettanto importanti. La troponina si può elevare anche in alcune condizioni morbose come miocarditi, insufficienza cardiaca congestizia, infezione severa, insufficienza renale, ictus, dermatomiosite o polimiositi.
domenica 9 gennaio 2011
L'Infarto
Dolore toracico precordiale di durata maggiore di 20 minuti associato a dispnea, cardiopalmo, sudorazione algida, nausea. L'infarto può manifestarsi senza sintomi tipici o senza dolore come nei diabetici e nelle persone anziane. In questi pazienti la diagnosi differenziale si pone con la sincope, edema polmonare, il dolore epigastrico, l'ictus e perfino con il diabete in fase di scompenso metabolico. Difficile escludere l'infarto in soggetti con problematiche respiratorie solo con i sintomi.
L'infarto è una patologia importante da non sottovalutare e da considerare con attenzione eseguendo gli opportuni accertamenti in ambiente idoneo e ben attrezzato.
L'infarto è una patologia importante da non sottovalutare e da considerare con attenzione eseguendo gli opportuni accertamenti in ambiente idoneo e ben attrezzato.
giovedì 6 gennaio 2011
Indice caviglia braccio e valutazione del rischio cardio-cerebro-vascolare
domenica 2 gennaio 2011
Alvo stitico; come difendersi dopo le feste
La stipsi è una defecazione poco frequente (<3 volte la settimana), o difficoltosa e con disagio;
molte sono le cause fra le quali sicuramente una variazione significativa nell'introito alimentare, una dieta povera di fibre, disidratazione, inadeguato apporto di liquidi, immobilizzazione o scarso esercizio fisico, sindrome del colon irritabile, anzianità, assenza di privacy!, ragadi anali, malattie specifiche del colon, alterazioni endocrine, uso errato di farmaci specifici, malattie neurologiche e ultimo ma non ultimo disturbi psicologici.
Fatto salvo che se il problema persiste bisogna consultare lo specialista ed eseguire indagini ed approfondimenti specifici, la raccomandazione nelle altre situazioni è quella di fare un blando esercizio fisico e normalizzare l'introito idrico, Può essere utile usare alimenti ricchi di fibre (crusca, fagioli, piselli, lenticchie, ceci, fave noci, pane integrale...etc) o usare lassativi a base di senna o lattulosio.
Gli emollienti fecali a base di olio sono utili per trattare condizioni dolore (leggasi ragadi) .
I sali di magnesio possono pure essere un'utile alternativa .
I vecchi medici consigliavano anche le prugne secche , le mele ( che contengono tra l'altro il sorbitolo, lassativo osmotico ) i fichi, i datteri, l'olio di oliva ( 20 cc al dì) e raccomandavano soprattutto, una vita igienica in cui fosse praticata regolarmente un' attività fisica continuativa e di abituarsi a svuotare l'alvo ad ore fisse per permettere il fisiologico riflesso gastro-colico.
molte sono le cause fra le quali sicuramente una variazione significativa nell'introito alimentare, una dieta povera di fibre, disidratazione, inadeguato apporto di liquidi, immobilizzazione o scarso esercizio fisico, sindrome del colon irritabile, anzianità, assenza di privacy!, ragadi anali, malattie specifiche del colon, alterazioni endocrine, uso errato di farmaci specifici, malattie neurologiche e ultimo ma non ultimo disturbi psicologici.
Fatto salvo che se il problema persiste bisogna consultare lo specialista ed eseguire indagini ed approfondimenti specifici, la raccomandazione nelle altre situazioni è quella di fare un blando esercizio fisico e normalizzare l'introito idrico, Può essere utile usare alimenti ricchi di fibre (crusca, fagioli, piselli, lenticchie, ceci, fave noci, pane integrale...etc) o usare lassativi a base di senna o lattulosio.
Gli emollienti fecali a base di olio sono utili per trattare condizioni dolore (leggasi ragadi) .
I sali di magnesio possono pure essere un'utile alternativa .
I vecchi medici consigliavano anche le prugne secche , le mele ( che contengono tra l'altro il sorbitolo, lassativo osmotico ) i fichi, i datteri, l'olio di oliva ( 20 cc al dì) e raccomandavano soprattutto, una vita igienica in cui fosse praticata regolarmente un' attività fisica continuativa e di abituarsi a svuotare l'alvo ad ore fisse per permettere il fisiologico riflesso gastro-colico.
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